Gastronomia locale

Tre ricette da cucinare con le triglie di San Foca

Oggi abbiamo deciso con due miei amici, di andare a vedere come pescano la rinomata triglia di San Foca. Questo è un paesino che vive di pesca da generazioni, e, visto che campano “col mare” e “del mare”, hanno inventato una escursione particolarmente interessante, che si chiama “pesca turistica”.

Ho trovato accattivante l’ idea di vedere come viene pescata la triglia, invece di vederla già pronta nel piatto, o sotto ghiaccio al mercato ittico. La triglia è la regina dei pesci in questo tratto di costa adriatica, anche perché è quello che viene pescato di preferenza ad agosto, ed è quindi il più comune fra quelli cucinati per i visitatori che passano le vacanza in Salento.

 Ci siamo trovati la mattina alle sette e mezzo sulla banchina del porticciolo, appena in tempo per vedere il consueto capannello di ristoratori che contrattano sulle cassette del pesce appena pescato. Mi piace pensare che queste barchette che hanno viaggiato tutta la notte ripartono instancabili mezz’ora soltanto dopo essere rientrate in porto.

Prima cosa da fare, scegliere la barca da prendere a noleggio: contrattando un po’ di giro, siamo riusciti a spuntare l’ alternativa tra pagare 10 euro all’ ora oppure trenta euro a battuta di pesca. Abbiamo scelto di pagare trenta euro e non pensarci più.

Il tratto di mare più pescoso è quello di fronte alla Grotta degli Amanti, che prende il nome da una antica leggenda e che, volendo, è visitabile all’ interno. Ci hanno riferito che in questo tratto di mare si prendono sogliolette e cefali, che però si pescano nel periodo di gennaio.

Bella l’idea di proporre non solo l’esperienza della pesca, ma anche quella, eventualmente, di mangiare a bordo il pesce appena pescato: più fresco di così non si può.

Noi abbiamo preferito comprarcelo, giusto per non perdere il piacere di cucinarcelo da soli, pregustando già l’imbarazzo della scelta fra le ricette di triglie.

Fra le tante ricette per assaporare al meglio le triglie salentine, io ve ne consiglio tre in particolare:

1. TRIGLIE ALLA GLLIPOLINA

forse la ricetta alle triglie più famosa del Salento, in cui i pesci, ancora provvisti della pelle, vengono cotti sulla griglia dopo averli impanati col pangrattato ed intrisi nell’ olio che serve da legante.

2. TRIGLIE IN PADELLA

è la ricetta che mi sento di consigliare a chi assaggia le triglie salentine per la prima volta. Essendo una ricetta molto semplice, non ci sono ingredienti che coprono il sapore delle triglie, ed è quindi facile cogliere quel sapore di mare che è difficile trovare altrove.

3. LINGUINE ALLE TRIGLIE

ricetta in cui le linguine possono anche essere sostituite dai tipici spaghetti alla chitarra. In questo caso le triglie devono essere preferibilmente piccole; le trigliette infatti sono più comode per essere fritte in padella e mangiate nella pasta. La preparazione è, anche in questo caso, molto semplice: una volta fritte, alla trigliette si aggiunge il pomodoro, quindi il sugo viene mescolato alla pasta con una macinata di pepe nero.

 

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In attesa di imparare a pescare, ci gustiamo la soddisfazione di aver “partecipato” alla pesca delle triglie che ci mangiamo stasera.

Bisogna tenere conto che questa esperienza, a quanto ci hanno riferito i pescatori, non è possibile tutti i giorni, ma dipende dal tempo, che a San Foca è talvolta troppo ventoso per uscire in barca.

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