Se avete avuto modo di visitare il Salento e le sue campagne incontaminate e un po’ selvagge, fatte di terra rossa, muretti a secco e i profumi tipici della macchia mediterranea, avrete di certo notato un altro elemento tipico di questa terrai: la ficaligna, ovvero la pianta di fichi d’India del Salento.
Si tratta di un frutto fresco e succoso, che cresce spontaneamente sia nell’entroterra che lungo la costa. Passeggiando nelle campagne salentine, magari recandovi al mare, non avrete difficoltà ad assaggiarne qualcuno, poichè queste piante vanno ben oltre i recinti, mettendosi quasi a disposizione dei passanti.
La sua importanza all’interno di questa terra è antichissima e quando non ci si poteva permettere un medico, erano proprio i fichi d’india a costituire la migliore medicina disponibile. I suoi fiori venivano bolliti e poi filtrati per curare il raffreddore, veniva usato come diuretico attraverso gli infusi e le sue pale venivano scaldate, liberate dalle spine e poggiate sul corpo per alleviare i problemi respiratori.
Sempre secondo la tradizione e la saggezza popolare, i fichi d’india del Salento vanno raccolti di mattina presto, pena una pioggia inesorabile di spine.
Oltre ad essere un antico e valido rimedio naturale, i fichi d’India del Salento venivano usati ovviamente, anche per la gioia del palato, arricchendo le tavole salentine di gusto e vitamine. E ancora oggi essi rappresentano una delle prelibatezze locali, cucinati e degustati in tantissimi modi.
Se ne trovano diverse varianti e le più comuni si distinguono in base al colore: rossi, bianchi o gialli. Anche la forma può variare, soprattutto in base al momento di raccolta del frutto: i primi frutti sono tondeggianti, mentre quelli più tardivi hanno una forma allungata.
Dovete assolutamente assaggiare i fichi d’India del Salento durante la vostra vacanza, ai quali tra l’altro vengono dedicate diverse feste e sagre locali.
Regalerete al vostro palato un’esplosione di dolcezza, freschezza e gusto, e al vostro corpo una buona dose di vitamine e minerali benefici. Cosa desiderare di più?