Se vi trovate nel Salento nel periodo Natalizio, sappiate che sin dalle celebrazioni dell’Immacolata, potrete dire addio a tutte le diete e ai buoni propositi dal punto di vista culinario, perché se siete golosi almeno quanto me, vi sarà impossibile restare indifferenti di fronte alla grande varietà di dolci che vengono preparati in vista del Natale.
Scegliere i più buoni non è semplice, ve ne citerò alcuni, che sono poi tra l’altro i più caratteristici.
Le cartiddhàte (cartellate) il cui nome si riferisce proprio alla loro forma che somiglia ad un intreccio. Si tratta infatti di strisce di pasta (a base di farina, uova, zucchero, sale, olio e vino bianco) unite dopo averle avvolte su loro stesse, fritte e poi cosparse di miele, zucchero a velo e confettini colorati, anche se la ricetta originaria le vede impregnate di vincotto.
Molto gustose e friabili, in grado di resistere intatte anche per due settimane se conservate lontano dalla luce.
Altrettanto famosi sono i purciddhùzzi (o purciadduzzi), ovvero dei pezzettini di pasta (a base di farina, lievito di birra, vino bianco, acqua e sale) fritti. Per impastare non si usano le uova ma succo d’arancia, mandarino e liquore d’anice e vengono infine coperti con miele, zuccherini e cannella.
Il nome deriva dal fatto che ricordano, per la loro forma, dei piccoli porcellini. Sono conosciuti in Italia anche come struffoli ( che sta per “brandello”) e cicerchiata (da cicerchia, per la somiglianza son il suo seme).
Poi ci sono gli scaiozzi, di cui vi abbiamo già parlato. Molto conosciuti in italiano come mostaccioli, termine che indica una torta di farina e mosto. Si tratta di dolci dalla forma romboidale ( a base di farina, zucchero, cannella e cioccolato) con mandorle tostate e poi tritate, ricoperti di cioccolato o glassa.
Un altro piatto, tra i più caratteristici del Salento in questo periodo è infine, quello delle pittule, chiamate anche pettole, pettuli o pettele a seconda delle zone. Sono delle pallottole di pasta lievitata, composta da acqua e farina, fritte poi in olio di oliva.
Nella versione dolce vengono cosparse di zucchero o vincotto e farcite con miele o fichi, in quella salata è possibile farcirle con pezzetti di baccalà, alici o cavolfiori.
Questi sono solo alcuni dei tanti piatti tipici che vengono realizzati in Salento nel periodo natalizio, considerando poi che per ognuno di questi esistono numerose varianti da zona a zona, o meglio, da famiglia a famiglia. Piatti gustosi e facili da preparare.
Direi che possiamo mettere da parte la bilancia e iniziare un po’ a goderci, e soprattutto a gustarci, tutta l’atmosfera natalizia, con i dolci tipici della tradizione salentina.