Uno dei simboli per eccellenza del Salento è proprio l’albero di ulivo, ce ne sono infatti circa 50-60 milioni su tutto il territorio e molti di essi sono secolari. Sono praticamente ovunque e facilmente si resta affascinati dalla loro grandezza.
Alcuni piegati dal vento, altri molto contorti e nodosi e altri ancora che sembrano quasi abbracciati, reggendosi l’un l’altro. Quando il sole li bacia le loro foglie brillano tra il rosso della terra e l’azzurro del cielo.
Dei veri e propri monumenti, unici e insostituibili che rappresentano uno dei più grandi patrimoni per tutta la Puglia.
E’ proprio dai frutti di questi grandi patriarchi della natura infatti, che nasce uno dei prodotti più apprezzati del Salento, ovvero l’olio extravergine d’oliva. Sembra quasi che gli uomini e gli alberi abbiano intrecciato le loro vite e le loro storie, e proprio come accade per gli uomini, anche questi grandi ulivi secolari sembrano avere un proprio carattere.
Alcuni particolarmente nodosi sembrano formare un viso sorridente, altri invece assumono un’espressione quasi accigliata, tutti curvi e contorti, ma ognuno a modo suo.
Venendo in vacanza in Salento, prima ancora di incontrare spiagge e borghi meravigliosi, vi ritroverete davanti agli occhi distese infinite di terra rossa, nella quale si alzano imponenti i tronchi contorti degli ulivi, circondati da muretti a secco.
Si potrebbe racchiudere in questi tre elementi una tipica cartolina salentina. Bisogna sapere tuttavia, che sempre più spesso gli ulivi secolari del Salento vengono espiantati e trapiantati per abbellire le ville del Nord Italia, e che molti muretti a secco vengono smantellati per poi essere rimontati altrove.
Tutto questo per tentare di ricreare, con scarsi risultati, una tipica atmosfera mediterranea e salentina.
Delle preziose caratteristiche del nostro territorio che vengono esportate in contesti del tutto fuori luogo. Un commercio che gira intorno a guadagni ingenti e grandi speculazioni, andando ad impoverire il territorio salentino da un lato, e creando delle goffe parodie del Salento in paesaggi del tutto opposti, dall’altro.
In molti si battono per la difesa degli ulivi secolari e vi consiglio, per restare davvero a bocca aperta di fronte alla loro maestosità, di diffidare dalle “imitazioni” e venirli ad ammirare nella terra che ha accolto le loro radici sin dall’origine.